Riflettere, vuol dire ANCHE "Ripiegare, rivolgere la mente su un oggetto del pensiero; quindi, considerare con attenzione, ripensando e meditando". AUTRICE: LAURA MONZA
Ulteriori informazioniL'uomo è un In-dividuo cioè un essere non divisibile costituito da corpo mente e spirito uniti in un originale e irripetibile insieme. Occuparsi di una sola parte della persona significa compiere solo una parte di azione terapeutica.
Ulteriori informazioniLa parola totem origina, infatti dal termine ototeman usato dai Ojibway, per l’appunto indiani d’America, ma usato da tutti gli sciamani del mondo. Esso rappresenta le radici ancestrali comuni di un individuo un clan, tribù o etnia.
Ulteriori informazioniDa molti anni studio e applico metodi per combattere l’ansia tramite counseling ,tecniche di rilassamento e antistress. Osservando l’efficacia di una parola detta a proposito durante una conversazione e tutti i commenti delle persone che ho aiutato a gestire la propria ansia ho capito come sia importante utilizzare tecniche di rilassamento e antistress
Ulteriori informazioni”E’ CORAGGIOSO colui che rischia senza paura. Ancor più valoroso colui che affronta il pericolo nonostante la paura. Il CORAGGIO è la PAURA CHE SOCCOMBE!
Ulteriori informazioniIl dolore fisico tra i più distruttivi e la paura che ti assale quando sai che stai per sperimentarlo ancora e ancora, è qualcosa che provo ormai da 30 anni. Un giorno un gene dentro di me ha deciso di attivarsi e mi sono ritrovata con una presenza periodica indesiderata: la Cluster Headache (CH), tradotta in italiano simpaticamente con “cefalea a grappolo” sembra non aver proprio nulla né di cefalea, né di tantomeno simpatico.
Ulteriori informazioniIl “mai” è un avverbio, dal dizionario spiegato come “In nessun momento, in nessun caso, per lo più in frasi negative” o anche “in espressioni che escludono qualsiasi possibilità o eventualità”. Soffermiamoci su questa ultima definizione: il mai esclude ogni possibilità. La esclude nel momento in cui lo diciamo e a furia di ripeterlo la mente e il corpo se ne convincono talmente profondamente da rendere l’eventualità impossibile. Mai equivale a impossibile.
Ulteriori informazioniOggi viviamo immersi in suoni e rumori da quando ci alziamo a quando andiamo a letto. In realtà il suono ci accompagna anche quando siamo nel silenzio, se consideriamo che l’universo ha un suo suono di sottofondo registrato proprio dagli astronomi, attraverso potenti radiotelescopi. Quando iniziamo a parlare di musica, iniziamo ad inserire la soggettività.
Ulteriori informazioniUn cuore, e per quanto ci tenga in vita, non parlo semplicemente dell’organo fatto per pompare sangue e ossigenare il cervello, ma lo scrigno dell’anima, quello abitato dalle emozioni, in cui risiede l’identità collettiva profonda e di ognuno di noi, esseri fatti per vivere in eterno, oltre la vita stessa. È questo il cuore che cerca l’uomo di latta e il suo sguardo malinconico guarda ciò che è stato in passato, un uomo capace di innamorarsi, di vivere mosso da passione, consapevole di un tempo e del suo incedere, un tempo non da subire rammentando e concentrandosi sulla sua natura finita, ma tutto da vivere con quel cuore pulsante. Senza di esso, l’uomo di latta, non è altro che ferro soggetto a tutte le intemperie e al famoso incedere del tempo, alla ruggine, all’erosione che portano all’immobilismo dell’anima, dei sentimenti, dei pensieri, delle emozioni, dell’energia vitale che genera il famoso entusiasmo.
Ulteriori informazioniOggi viviamo immersi in suoni e rumori da quando ci alziamo a quando andiamo a letto. In realtà il suono ci accompagna anche quando siamo nel silenzio, se consideriamo che l’universo ha un suo suono di sottofondo registrato proprio dagli astronomi, attraverso potenti radiotelescopi. Quando iniziamo a parlare di musica, iniziamo ad inserire la soggettività.
Ulteriori informazioniGli studi e le ricerche che vedono gli inizi già nel XIX secolo dimostrano che la curiosità è più complessa di quanto non sembri e che riguarda gli esseri viventi, in particolare l’essere umano. La psicologia moderna inserisce la curiosità tra le nuove emozioni primarie e vede questa caratteristica come un forte motore propulsivo per la crescita personale e per l’evoluzione umana.
Ulteriori informazioniAvete presente i giochi estivi sotto l’ombrellone? La settimana enigmistica piuttosto che il gioco “dell’impiccato”, disegnato sulla sabbia, da fare in compagnia. Tutti modi per passare il tempo usando in qualche modo il cervello. Oltre alla nostra mente logica, analitica e nozionistica, perché non stimolare invece la parte immaginativa, creativa e costruttiva per un giocoso percorso di crescita personale?
Ulteriori informazioniInoltrarsi nel labirinto dell’argomento “comunicazione” forse non è la cosa più originale che si possa fare. Ma non dimentichiamo che questo fattore è alla base delle relazioni umane. Da quando l’uomo ha iniziato a costruire gruppi sociali ha ricercato il modo con il quale interagire con l’altro. L’evoluzione ci ha portato alla fase di oggi dove, parlare di comunicazione apre una finestra su un mondo complesso e variegato.
Ulteriori informazioniChe l’essere umano sia un animale sociale l’abbiamo sentito dire in innumerevoli contesti e situazioni. Ma, al di là di una cosa che sembra ovvia, dobbiamo partire da questo elemento per riuscire a capire, nella sua interezza, quanto questo sia alla base di tutto ciò che riguarda la comunicazione e il suo sviluppo.
Ulteriori informazioniLa sciatalgia è un’infiammazione che SOVENTE non è causata da fattori esterni. Molto spesso è generata dalle emozioni.
Ulteriori informazioniL’insoddisfazione cronica è uno stato mentale che si manifesta principalmente con due sintomi: non essere mai soddisfatti di sé stessi e non essere mai soddisfatti di quello che si ha intorno. Nella maggior parte dei casi, i pazienti fanno fatica a trovarne l’origine, ma riferiscono uno stato più o meno costante nella loro vita che li porta a essere demotivati, annoiati e di cattivo umore. Insomma, si tratta di un “mal di vivere” profondamente radicato, difficile da definire, ma altrettanto difficile da superare, che a tratti può divenire anche invalidante.
Ulteriori informazioniRidere e sorridere sono un linguaggio universale e istintivo che consente di comunicare emozioni e le sfumature nascoste di essi. L'elemento fondamentale del ridere ovviamente è la risata. Ridendo vengono emessi suoni che sono espressione di una forma istintiva di comportamento geneticamente programmato. La risata quindi, connette, mette in relazione, unisce gli esseri umani. E' un “dono” concesso a tutta l’umanità e la sua funzione è proprio quella di permettere agli esseri umani di stabilire un contatto amichevole con i loro simili, di avvicinarsi ad essi e di andare d'accordo.
Ulteriori informazioniOgni individuo ha dentro di sé un mondo di risorse che, spesso, richiede di essere stimolato per farlo emergere. Con lo sport, fatto a qualsiasi livello, diamo la possibilità, a chi vive una disabilità, di darsi una occasione di “riabilitazione fisica”, “riabilitazione psicologica”, e “riabilitazione sociale”.
Ulteriori informazioniChe cos'è il Breadcrumbing? Il Breadcrumbing si riferisce a dinamiche di coppia sempre più diffuse. E’ una modalità relazionale disfunzionale e può essere sperimentato sia nelle relazioni fisiche che in quelle virtuali, attraverso l’uso dei social network. La traduzione letterale del termine Breadcrumbing è “pangrattato, briciole di pane”. In psicologia la terminologia Breadcrumbing si utlizza per identificare il comportamento di chi lascia briciole d'amore e di chi si accontenta delle briciole. Sovente chi utilizza il Breadcrumbing è di base un manipolatore. Attira l’altro a sé tramite comportamenti ambigui e non lascia trasparire apertamente le proprie intenzioni. Tiene il soggetto partner legato alla relazione senza però alcuna possibilità di progettualità futura. Sovente chi accetta una relazione Breadcrumbng ha bassa autostima, scarsa autoefficacia, insicu
Ulteriori informazioniSento spesso parlare di empatia. Molte volte ne sento parlare in modo scorretto. Sono molti i clienti che ho seguito e sto seguendo che hanno un concetto di empatia e un utilizzo dell’empatia disfunzionale. La scorretta interpretazione del concetto di empatia arriva anche da come lo stesso dizionario Larousse la definisce. Inoltre sono numerose le informazioni inesatte presenti sul web (fornite anche da parte di alcuni psicologi). La maggior parte delle volte empatia è definita come la capacità intuitiva di mettersi nei panni degli altri, di percepire quello che provano immergendosi completamente nelle loro emozioni. Questo concetto è errato.
Ulteriori informazioniLa vera ribellione inizia e finisce in noi stessi e consta di un atto di amore verso noi stessi. La ribellione presuppone la presenza di un oggetto verso il quale manifestare opposizione e volontà di non conformarsi a qualcosa che sentiamo essere ingiusto e opprimente. Lungo tutta la linea temporale della storia potremmo annoverare milioni di atti di ribellione come tentativi dell’essere umano di uscire da qualcosa che ha vissuto in termini di costrizione a schemi o aspettative stringenti.
Ulteriori informazioniMolte persone per la paura di poter soffrire decidono di non amare e di non affezionarsi troppo. Si tengono lontani ed evitano di …. Questo meccanismo prende il nome disconnessione interiore. E’ un meccanismo che molte persone mettono in pratica e che consiste nello scegliere di non voler provare sentimenti con la finalità di non soffrire
Ulteriori informazioniNella depressione ad alto funzionamento si è in grado di funzionare nella propria vita, ma non di essere pienamente felici. L'elemento caratterizzante è la mancanza di vero piacere. Tutto sembra funzionare nella propria vita eppure sentiamo di non essere pienamente felici e manca una sensazione di vero piacere. Non riusciamo a goderci a pieno i successi, gli obiettivi raggiunti o le piccole cose (l’aroma del caffè, il profumo dei fiori, un complimento…) e lentamente si fa strada la tristezza o un angoscioso senso di vuoto. Le persone che soffrono di questo disturbo sono soggetti che sperimentando sintomi depressivi ma riescono a mantenere un’apparente normalità nelle loro attività quotidiane (lavoro, amicizie, sport ecc…
Ulteriori informazioniL’anuptafobia è la paura irrazionale e incontrollabile di non poter avere una relazione sentimentale con un’altra persona e di non trovare qualcuno con cui condividere la propria esistenza. Sovente il timore di restare per sempre single può essere così forte da portare una persona a sperimentare varie condizioni di malessere psicologico che influenzano ogni aspetto della sua vita. Anuptofobia è considerata una fobia perché questa paura è del tutto sproporzionata. Non è un semplice desiderio di avere una relazione, ma per chi ne soffre essere single è sinonimo di fallimento, vuoto e infelicità.
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