IL PERMALOSO: Chi è, perchè è così , cosa si nasconde dietro la permalosità.

Credo che sarà successo a molti di ricevere un commento impattante riguardo a qualcosa che abbiamo fatto o detto o di essere oggetto di battute più o meno spiritose. Come abbiamo reagito in quei frangenti? Se siamo equilibrati avremo reagito con un fastidio contenuto e che nel giro di tempi relativamente brevi sono diminuiti o quasi scomparsi Le persone permalose invece, in queste situazioni, si sentono profondamente offese e irritate e queste sensazioni permangono a lungo e si amplificano nel tempo. 

Questo perché non riescono a stare allo scherzo e sospettano la presenza di una cattiva intenzione dietro a qualsiasi parola o gesto e non perdonano. In poche parole i permalosi reagiscono male di fronte a stimoli che altre persone non considererebbero offensivi. Si tratta quindi di atteggiamenti che possono influire negativamente sulla vita relazionale e non solo. Pensate che la parola Permaloso deriva dalla locuzione latina “per male”, che significa “assai malamente”. Indica coloro che si offendono facilmente, che non sanno stare agli scherzi, che sospettano cattiveria dietro ogni parola o gesto, vedono prevalentemente il peggio delle conversazioni e situazioni e se la prendono per un nonnulla. 

Se si consulta il dizionario della lingua italiana si trova la seguente definizione di permaloso: “Una persona facile a offendersi, che, per eccessivo amor proprio, si risente e s’indispettisce di atti e parole che altri non considererebbero offensivi (e che per lo più non sono tali nelle intenzioni”. Per i soggetti non permalosi uno scherzo, una parola di troppo o detta in modo fraintendibile, una critica innocente, una battuta o un’osservazione non richiesta sono aspetti comuni in un dialogo e generalmente non recano alcun danno o reazione avversa. Al contrario per i soggetti permalosi e più suscettibili tutto ciò può essere motivo di offesa ed essere percepito come un attacco alla propria persona. Ma come mai i soggetti permalosi lo percepiscono come un attacco alla propria persona?                                                          

Perchè la permalosità, la maggior parte delle volte, è generata e originata da un meccanismo di protezione dell'autostima. La causa primaria di un comportamento permaloso e suscettibile è la mancanza di autostima. Inoltre i soggetti permalosi mettono in atto un meccanismo di difesa quale la proiezione. Questo meccanismo di difesa della mente può avere dei risvolti positivi (si pensi all’empatia) o risvolti negativi, come nel caso dei permalosi. 

Ecco cosa accade a livello principalmente inconscio nei soggetti permalosi.                          

Il soggetto permaloso allontana da sé un contenuto psichico che non è accettato e riconosciuto e lo sposta all’esterno con il meccanismo di un dialogo interno (prevalentemente inconscio) di questo tipo: “Il cattivo sei tu, e per questo mi difendo e mi offendo”. Praticamente i soggetti permalosi percepiscono dagli altri le criticità e i presunti attacchi che risiedono dentro di loro. In questo caso, di fronte ad una parola fuori posto, per il permaloso, gli altri diventano ostili e cattivi. Allo stesso modo, quando una persona ha un’immagine di sé vacillante, cerca negli altri conferme e gratificazioni. Ci sono persone che dipendono quasi totalmente dal giudizio degli altri e che si convincono di valere qualcosa solo se ricevono continuamente consensi dall'esterno. 

Questo, può influenzare i rapporti personali, le relazioni e le reazioni altrui intaccando varie sfere, quella sociale, quella lavorativa, familiare ecc... Inoltre, di fronte alla percezione di un’offesa da parte di un caro, il soggetto vive tutto in maniera ancora più amplificata. In questo caso aumenterà l’insicurezza e il disappunto verso sè stessi e si avrà anche la sensazione di essere stati traditi. Generalmente il permaloso sottopone il prossimo a una continua prova d’amore e ogni mancanza innesca forti delusioni, sensazioni di sconfitta, sfiducia e percezioni di tradimento. La permalosità (e di conseguenza la mancanza di autostima), ha cause diverse da soggetto a soggetto. Una causa è quella causata dalla sindrome di abbandono (una delle 5 ferite dell’anima) che spesso si è radicata nella prima infanzia.                              

Attenzione però: la permalosità ha cause, forme di espressione e reazione diverse. Sono tre le principali cause alla base della permalosità. 

  • Sentire di non valere. Le persone che rientrano in questo gruppo si sentono una nullità e vivono qualsiasi critica come una conferma del loro scarso valore. Sono molto sensibili e solitamente tendono a rimanere in disparte ed evitano di prendere parte alle conversazioni per il timore che vengano rivolte loro battute o commenti.
  • Eccesso di protezione. Si tratta di persone cresciute in ambienti familiari eccessivamente protettivi nei quali i genitori hanno fatto di tutto per evitare che il loro figlio entrasse in contatto le frustrazioni anche minime. Una volta cresciute, queste persone, cominciando a muovere i primi passi in autonomia, si troveranno a dover fare i conti con la dura realtà che è il mondo esterno. Infatti il mondo “reale esterno” è ben diverso dal contesto familiare che ha trasmesso la sensazione che tutto sia “rosa e fiori” in cui sono stati abituati a vivere e quindi per queste persone ricevere delle critiche rappresenterà un qualcosa di intollerabile.
  • Mito della perfezione. In questa categoria rientrano gli individui che hanno la pretesa (irraggiungibile) di essere perfetti. Vogliono sempre apparire sicuri, precisi e non possono mai sbagliare. Per queste persone qualsiasi osservazione e critica sono vissute come un grave affronto personale.

 Alla base però di queste tre tipologie di permalosi c’è un unico fattore: la bassa autostima. In tutti i casi abbiamo a che fare con persone che si sentono molto insicure riguardo alle loro capacità e al loro valore e che di fronte a osservazioni, critiche, commenti reagiscono adottando delle strategie difensive disfunzionali. Alcuni soggetti permalosi quando ricevono un feedback non gradito reagiscono assumono chiudendosi ancora di più in loro stessi atri invece reagiscono con un atteggiamento aggressivo. 

Infatti, al contrario di un soggetto visibilmente fragile, la permalosità si presenta anche nei soggetti con un eccessivo (talvolta apparente) amor proprio, come nel caso dei narcisisti. Il narcisista infatti è un soggetto che dietro le proprie fantasie di grandiosità maschera un’autostima fragile, sentimenti di inferiorità e paura dei confronti. La permalosità di un narcisista spiega quindi le reazioni di rabbia a presunti attacchi, critiche, disaccordi in funzione della paura che la sua struttura possa vacillare o che possa cadere la propria corazza. 

Uno dei massimi studiosi della patologia narcisistica, Heinz Kohut, afferma che le suddette reazioni hanno “L’obiettivo inconscio di cancellare l’offesa di chi ha osato opporglisi, incomprendere, dissentire o fargli ombra”, così da non dover affrontare e mascherare la propria insicurezza. Ricollegandomi alla ferita\sindrome dell’abbandono sopracitata i soggetti in questione sono quindi alla continua ricerca di approvazioni e gratificazioni. E’ per questo che i soggetti permalosi (se non hanno risolto e integrato la ferita dell’abbandono) davanti a rifiuti, critiche e osservazioni genereranno in loro stessi l’effetto collaterale di scalfire ancora di più l’autostima e la propria immagine. 

Se sei permaloso e desideri cambiare o migliorare ecco alcuni consigli.  

Sovente i pazienti permalosi con cui lavoro mi chiedono:

Posso riuscire a non essere permaloso\a? “                                La mia risposta è “SI, si può imparare ad essere meno permalosi!”  

Ecco le mie indicazioni.

UTILIZZA L’AUTOIRONIA E LO HUMOR. 

Una modalità efficace è l’autoironia cioè la capacità di imparare a sorridere dei propri difetti e anche a sorridere del fatto stesso di essere permalosi. Impara a sorridere di te stesso, a prendere le cose con un po’ di più leggerezza, assumi un atteggiamento più positivo e a rilassarti. Un bel corso di risata terapia è molto efficace. Gli studi sull’applicazione dello Humor nella propria vita evidenziano moltissimi benefici a livello fisiologico e psicologico. L’atteggiamento autoironico e il senso dello Humor aiutano a creare la giusta distanza con ciò che disturba generando il vantaggio di ridimensionare l’impatto. Aiuta a simpatizzare con le proprie imperfezioni in modo tale da poter valutare il reale peso dei propri comportamenti. L’autoironia aiuterà a smorzare la tensione creando la giusta distanza da cui poter valutare l’effettivo peso della critica che è stata fatta. 

RICERCA UN SANO OTTIMISMO REALISTICO. 

Un ottimismo realistico è tipico di chi ha una chiara consapevolezza di vivere in un mondo imperfetto e caotico, in cui le difficoltà sono all’ordine del giorno. Non per questo però cede e approccia alla negatività e al pessimismo. Anzi, al contrario, cerca di affrontare tutto con coraggio, forza, decisione. Nella vita ci imbattiamo necessariamente e inevitabilmente in qualche difficoltà.  Gli ottimisti realisti hanno successo perché vedono sè stessi come risolutori di problemi. Quando un tentativo fallisce, qualcosa non funziona, un feedback non ci piace, non si ottiene ciò che si desidera coloro che applicano l’ottimismo realistico semplicemente scelgono un’altra strada ed evitano di prendersela a male. Questo atteggiamento riduce la permalosità.  

CREA NUOVI PUNTI DI VISTA.                                                                                   Impara a guardare le critiche da una nuova prospettiva. Non tutti i feedback (ritorno di informazione) vengono comunicati per attaccare o per sminuire. Esistono infatti critiche positive - ritorni di informazioni costruttive e fondamentali per la crescita personale. Impara a “vedere”\percepire qualcosa che non va in modo costruttivo al posto di offenderti. Cosa vuol dire cambiare prospettiva? Vuol dire modificare i nostri pensieri su una determinata cosa partendo da una prospettiva negativa per arrivare ad una positiva Comincia perciò a considerare il tuo punto di vista come una delle possibilità esistenti, ricercane altre e impara a utilizzare i contenuti dei feedback come stimoli per migliorarti.  

RICORDA CHE NESSUNO E’ PERFETTO.                                                LA PERFEZIONE NON ESISTE E LA SUA RICERCA CREA SOLO FRUSTRAZIONE.                                                                       

Tutti gli esseri umani commettono errori, imprecisioni e hanno qualche difetto. CONSIGLI:                                                                                                                                               

  • Inizia ad essere più gentile con te stesso\a,                                                                          
  • impara ad apprezzarti per quello che sei,                                                                                            
  • amati per ciò che sei,                                                                                                                           
  • impegnati a migliore con margini equilibrati.                                                                                   

 Ricordati che la tua unicità è caratterizzata da pregi ed imperfezioni.                                         

Una affermazione tipica del pensiero positivo è: IO MI AMO E MI ACCETTO COSI’ COME ATTUALMENTE SONO SAPENDO CHE POSSO CAMBIARE E MIGLIORARE.                       

Puoi iniziare da oggi a utilizzarla come un farmaco!

RIVOLGITI A UN PROFESSIONISTA IN RELAZIONI DI AIUTO. Un ulteriore consiglio è quello di intraprendere un percorso di crescita ed evoluzione personale, percorsi di counseling, psicologia, psicoterapia, life coaching ecc… Affidarsi a un professionista preparato e competente è una scelta saggia, di coraggio e consapevolezza e che accelera e facilita i tempi di cambiamento.                                    

Questo è il mio lavoro!!! 

FACILE??? - NO!!!  –  POSSIBILE??? – SI!!!