Ci sono persone che sono permanentemente insoddisfatte. Non sono in grado di rallegrarsi di ciò che hanno realizzato e spesso si concentrano SOLO su ciò che non hanno, piuttosto che su ciò che hanno. Ci sono molte persone quasi sempre tristi e insoddisfatte anche se si trovano in buona saluta, hanno una bella casa, un buon lavoro, buona disponibilità economica, buone relazioni e altri dettagli che possano rendere una vita per così dire, bella. La maggior parte delle persone vorrebbero trovarsi in questa situazione, ma le persone in questione non riescono a sentirsi felici, anzi al contrario si sentono tristi e insoddisfatti, con la sensazione di un vuoto incolmabile o che manchi sempre qualcosa per il raggiungimento della felicità.
Queste persone non sono grate per ciò che hanno e non dispongono di pensiero positivo nei confronti della propria vita, perché non sono in grado di vedere tutto quello che li circonda. Persone come queste soffrono di insoddisfazione cronica, uno stato di tristezza e malcontento quasi permanente che impedisce loro di godersi il presente e ciò che di positivo esiste nella loro vita. È importante precisare che stiamo parlando di casi in cui ci troviamo di fronte a un’insoddisfazione costante o quasi costante. Sentirsi insoddisfatti ogni tanto è normale. Anzi, l’insoddisfazione può essere il motore per cambiare il nostro ambiente e renderci persone migliori. Le persone affette da insoddisfazione cronica nonostante tutti i discorsi chiari e razionali che gli si possono fare, non riescono a godere di ciò che hanno, perché si concentrano sempre su quello che non hanno.
Importante specificare che l’insoddisfazione non è sempre qualcosa di negativo se si presenta in forma sporadica o relativamente a un determinato contesto, per esempio lavorativo, affettivo e scolastico. In questi casi può essere un indicatore utile del fatto che quello in cui ci troviamo coinvolti non ci fa stare bene. Potrebbe essere il caso di una relazione disfunzionale, un lavoro che non ci piace, un corso di studi che non ci appaga, etc. In questo caso l’insoddisfazione funge da stimolo e motivazione per il cambiamento. Ci è utile per spingerci a cercare quelle che sono davvero le nostre passioni e gli elementi che ci fanno stare bene. In questi casi, se si decide di non ascoltare questa insoddisfazione il malessere potrebbe sfociare in somatizzazioni, come ansia, stanchezza cronica, gastrite e anche fobie.
Potrebbe inoltre generare comportamenti compulsivi, come lo shopping, bulimia nervosa, abuso di alcool, uso di sostanze stupefacenti e in alcuni casi sfociare anche in depressione. È importante capire, quando si sperimenta l’insoddisfazione cosa ci stia comunicando tale sentimento. Se ci sta suggerendo un cambiamento nella nostra vita o se ci provoca malessere e abbiamo bisogno di un aiuto, da parte dei nostri cari o di un professionista, per superarlo.
I 10 sintomi di insoddisfazione cronica.
1. Non tollerare il fallimento Il fallimento è parte integrante della vita in generale e del successo in particolare. Il fallimento ci indica qual è il percorso migliore per noi, ci può aiutare a migliorare e ci può dare il giusto tempo per agire. Ma molto spesso si vive il fallimento come un dramma o come un trauma da superare, quando in realtà è semplicemente uno spunto di riflessione per elaborare e ripartire in una nuova direzione (che non deve essere per forza differente, ma semplicemente più adatta a noi, ai nostri tempi e a quello che sentiamo ).
2. Delusione e frustrazione L’insoddisfazione potrebbe essere il motore che ci spinga ad attivarci per realizzare un cambiamento in vista di un nuovo obiettivo. Una persona insoddisfatta cronicamente non è mai soddisfatto dei risultati raggiunti e pertanto vive questa esperienza con un senso di delusione e frustrazione perché non rappresenta ciò che si era immaginato.
3. Lamentarsi continuamente Le persone che si lamentano molto sono per definizione persone che non sono mai soddisfatte e che tendono sempre a vedere il lato negativo delle cose. Anche quando raggiungono un obiettivo, le persone che si lamentano costantemente vedono sempre un “ma” o ritengono che le cose sarebbero potute andare in un’altra direzione
4. Alla ricerca della perfezione Anche nelle attività più semplici, come organizzare un armadio, l’insoddisfatto cronico vuole raggiungere la perfezione e per farlo potrebbe non esimersi da fare e disfare lo stesso compito molto volte per raggiungere la perfezione che si era immaginato. Anche se molto spesso il risultato ottenuto non coincide con le aspettative portando cosi la persona a sentirsi frustrata e paralizzata dal risultato ottenuto. Molto spesso, infatti, le persone che ricercano il perfezionismo, tendono ad evitare le novità per paura di sbagliare e per paura che il risultato non sia quello ipotizzato.
5.Essere critico con gli altri e con sé stessi Le persone che si rivelano essere insoddisfatte croniche sono normalmente molto esigenti con chi gli è vicino, con ha difficoltà ad accettare il modo di essere e di agire di queste persone, allo stesso modo in cui è terribilmente critico con sé stesso (molto spesso a causa di un’educazione improntata più sugli errori che non sulla gratificazione dei progressi). A causa di questo atteggiamento, le persone a loro vicino tendono a prenderne le distanze poiché si stancano di vivere con qualcuno così negativo.
6. Stabilisci obiettivi non realistici. L’insoddisfatto cronico ha enormi difficoltà a fissare obiettivi realistici perché non sa come valutare chiaramente le risorse che ha per raggiungerli o non sa esattamente quale sia l’obiettivo che vuole raggiungere perché è indeciso su quello che vuole fare della propria vita. In questo modo spesso o rinuncia a ciò che si propone di fare o, quando decide di raggiugere il suo obiettivo, non risulterebbe comunque contento.
7. Carattere ossessivo dell’insoddisfazione L’insoddisfazione può trasformarsi in alcuni casi in una vera e propria ossessione che non lascia spazio a nient’altro. I pensieri, le emozioni e i comportamenti iniziano a focalizzarsi solo su questo problema senza lasciare spazio a nient’altro.
8. Felicità idealizzata e condizionata L’insoddisfatto cronico non sarà mai felice, perché sarà sempre smosso dal desiderio di avere qualcosa di più e fatto meglio. Pertanto l’insoddisfatto continuerà sempre nella ricerca di nuovi obiettivi o semplicemente di un qualcosa da raggiungere, che però, una volta raggiunto, non lo farà felice. Inoltre, le persone con insoddisfazione cronica possono soffrire di ansia e sono più inclini alla depressione.
9. Incapacità di comunicare le proprie aspettative o emozioni Le persone insoddisfatte croniche non riescono a verbalizzare e comunicare agli altri quali siano le proprie aspettative e si aspetta che gli altri lo capiscano da soli. Ma non solo, come in altre occasione le aspettative dell’insoddisfatto cronico si definiscono come troppo alte. In questo senso avremo da un lato aspettative troppo alte da essere realizzate e dall’altro l’incapacità di comunicarle.
10. Fraintendere gli altri Anche se i messaggi delle persone dovessero tendere a sottolineare le buone capacità dell’insoddisfatto, sicuramente questa persona non sarebbe in grado di cogliere i complimenti o le congratulazione genuine, ma le vedrebbe come critiche velate o semplicemente come commenti privi di valore.
Le cause dell’insoddisfazione cronica e come superarla.
Le cause dell'insoddisfazione cronica possono essere molteplici. Possono derivare dall'educazione, da componenti sociali, contestuali, caratteriali. L'insoddisfazione è definita come un conflitto emotivo tra ciò che pensiamo di avere e ciò che vorremmo. Un tipo di educazione molto rigida o performante o piena di divieti o richieste, potrebbe portare il bambino a sviluppare la convinzione che per sentirsi amato è necessario compiere con i doveri richiesti. Chi vive in ambiti molto competitivi (scuole, sport, famiglia, lavoro, etc) o al contrario poco stimolanti potrebbe sviluppare la sensazione di dover raggiungere sempre nuovi obiettivi o non trovare nessun obiettivo interessante. La personalità di queste persone è che non sono in grado di sentirsi appagate da ciò che fanno ma vogliono sempre di più. Infine il contesto sociale influisce nella creazione di falsi miti relativi al successo o sulla facilità di conseguire la felicità.
Come superare l’insoddisfazione cronica.
Il primo passo per affrontare l'insoddisfazione cronica è ammettere il problema e voler cambiare il modello di comportamento. Se il problema non viene riconosciuto, non verrà fatto quasi nulla per risolverlo
Stabilire obiettivi coerenti con la propria carriera e coi propri valori personali, senza fare confronti con la vita di altre persone. Non concentrarsi solo sulle apparenze e sugli aspetti superficiali. Le luci della ribalta o della popolarità o della società, a volte nascondono ciò che è davvero essenziale nella vita. È importante concentrarsi sugli aspetti della vita che ci rendono davvero felici, non sulle cose effimere. Guardare indietro per rendersi conto di quanta strada si è fatta. A volte la cosa più importante non è ciò che si ha ottenuto, ma la persona che si è diventati e tutto l’impegno che si è messo nel realizzare i propri obiettivi. Sicuramente esistono più motivi per essere felici di quanto uno si immagini.
Imparare ad essere grati per ciò che si ha.
Quotidianamente. Ringraziare aiuta a rendersi conto di ciò che si ha. Potrebbe essere interessante scrivere ogni giorno 3 semplici cose che si apprezzano sinceramente. In questo modo, si arriverà a riconoscere e valutare ciò che c’è di buono nella propria vita.
Concentrarsi sul presente.
Se da un lato osservare il passato ci può essere utile per capire quanto abbiamo fatto, è importante però lasciarlo andare. Allo stesso modo non ha senso vivere proiettati nel futuro, perché si rischia di perdere ciò che sta accadendo nel presente. Ma come si fa a vivere il presente? È importante fermarsi e concentrarsi sul momento. Smettere di giudicare ed iniziare semplicemente a osservare.
Assaporare ciò che si sta facendo, mangiando.
Iniziare a vivere davvero godendosi la realtà. In questo caso può aiutare la meditazione che aiuta le persone a concentrarsi sul presente e a essere più soddisfatte di sé stesse.
Cercare supporto psicologico.
L’aiuto di un professionista permetterà di individuare le ragioni dell’ insoddisfazione e potrà aiutare a cambiare il modo in cui si vede la vita.
Frequentare corsi di crescita ed evoluzione personale come MENTAL TRAINER ACADEMY.
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